3 Gennaio 46 d.Y.

Cara mamma,
Sembrano passati secoli dall'ultima volta che ti ho visto. Non sai quanto questo mi fa male, e mi fa sempre più male il fatto che io ti somigli sempre di più. Ho iniziato ad odiare il mio riflesso. Non è un male, giusto?
Qui tutti sembrano avere una loro strada e un loro obiettivo: prendi Anne, la locandiera del pub irlandese, sposata e proprietaria di una locanda insieme al marito, forse ha anche dei figli; oppure la ragazza che ho incontrato ieri al Dream Theatre - che è sulla stessa piazza del Messiah - attrice di talento e colei che si occupa della parte più importante di ogni rappresentazione teatrale: il dramma. Quanto vorrei essere al suo posto, mamma. La gente che ti guarda rapita, che non perde un tuo movimento o una tua parola... forse sogno troppo.
La guerra sembra voler arrivare anche qui, se non altro già abbiamo dei rifugiati, il Messiah ne è pieno. Cerco di tenere le poche cose che ho in posti nascosti, ma i soldi stanno finendo, e finiti i soldi non avrò di che mangiare. Non so dove chiedere per trovare un lavoro. Al teatro sarebbe ideale, ma adesso mi serve qualcosa di concreto, al teatro dovrò pensare poi.
Forse potrei chiedere ad Anne, mandarle una missiva per vedere che ne pensa.
Ti farò sapere, con affetto,

Lauren

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