25 Febbraio 46 d.Y.

Cara mamma,
ora capisco. Capisco e comprendo tutto quello che è successo e che ho dovuto passare da quando tu e papà siete morti. Non che non creda in qualcosa più grande di noi che decide per tutti, però oggi ne sono più consapevole e meno vittima. Persino carnefice.
Ho parlato a lungo con Catherine. Forse i suoi modi, forse le sue parole, o persino il suo sguardo mi hanno convinto. Ma sarà una strada lunga e tortuosa, frammentata di alti e bassi, e non dovrò mai avere dei tentennamenti. Mai. O ne pagherò un prezzo davvero troppo alto. Forse un prezzo che farebbe bene al mio cuore, sai, con le rivelazioni che sperpera quella bionda tutta agghindada, con i suoi modi perbenisti, e bla, bla, bla, quando, ci scommetto una mano, dentro di se è ben peggiore di quanto io possa mai essere nella mia misera ed inutile vita.
Lei e Mr Thackery, che il cielo mi aiuti. E che aiuti lei.
E, beh, che aiuti anche me con la vita che comincia a crescere dentro di me. Una vita che non merito, oh no, non merito affatto. Come potrò dare ad un essere privo di qualsivoglia peccato una vita degna di essere chiamata tale? Come potrò fargli avere l'affetto di un padre, una casa bella ed accogliente, con un camino caldo e pasti sempre pronti, una madre amorevole e ben accettata da tutti quando io non lo sono mai stata in vita mia? La megera dice che dovrei esserne felice, che è pur sempre una vita che cresce dentro di me, che sarà sangue del mio sangue, ma lei è una borghese. Non sa cosa significhi vivere senza genitori, patendo la fame ogni santo giorno, venire percossa ed umiliata solo perché orfana.
Non so sinceramente che sentimenti sentire nei suoi confronti. Gratitudine o odio? Eppure, Catherine mi ha detto di seguire i consigli di quella che dovrebbe essere una sorella. Sorella... non ne ho mai avuta una. Ma di certo non si comportano così le sorelle.
Madre, e se Catherine avesse ragione? Se Alison avesse ragion

[La pagina finisce bruscamente qui, un pezzo è stato strappato con forza, tanto da rendere l'ultima frase a malapena leggibile]

Pensieri

Forse scappare è la soluzione migliore
Forse morire è la soluzione migliore
Eppure, non riesco a fare nessuno dei due. Qualcosa me lo impedisce.
Scappare mi renderebbe una fuggiasca, una vigliacca, con la fortuna che ho sarei braccata nel giro di pochi minuti
Morire sarebbe una liberazione per troppe persone. Andiamo, poi con chi se la prende Alison, o Mr Thackery?
Ah, già. Mr Thackery.
Evitarlo mi farà bene. Farà tornare la mia mente lucida e recettiva, come quella di qualsiasi essere umano
N.B. Mettere almeno una volta a settimana la cuffietta, non voglio che venga un colpo al cuore a quella povera vittima di Alison

15 Febbraio d.Y.

Cara mamma,

inizio ad assorbire meglio ciò che è successo quella notte. Fra le fiamme, il calore fuori e dentro il mio corpo, mi sono ritrovata completamente sconvolta.
Ciò non anestetizza quel che inizia a bruciar dentro, la scintilla che cerca di alimentarsi grazie al vento, in modo da poter bruciare tutto ciò che vi è intorno. E ne sono spaventata, eccome se ne sono spaventata. Il fuoco mi spaventa, persino quella minuscola, insignificante, persistente ed arrogante scintilla che continua a cibarsi dei miei sospiri e delle sue parole, mi rende inquieta e nervosa come un animale in gabbia. Tutto ciò che vedo quando chiudo gli occhi è lui.  E i suoi occhi...
I suoi occhi, sono bellissimi.
Madre non potete davvero capire come io mi sento ogni qualvolta si posano su di me, o su qualcosa che non va. Ed io lo faccio, per catturare quello sguardo, quello sguardo che mi fa sentire viva, ed io non ne sono degna, non sono degna di lui, di ciò che fa, di ciò che pensa. Non sono degna di quelle mani, di quel corpo possente che ha. E' sbagliato che io mi sia innamorata di lui, madre, di una persona che ha quasi preso la mia virtù sul muro della prigione?
Non so più che fare, aiutami.
Aiutami perché sento di aver perso il senno, tutto ciò che mi rende una donna capace di ragionare sembra voler sfuggire via insieme ad i suoi sospiri.
Ed era così.. fiero di se mentre guardava Alison che non ho potuto pensare ad altro che a loro due fermi a baciarsi, ed il viso è diventato di un rosso così scuro che ho temuto per la salute del mio cuore.
Grazie a Winry ed Anne ho pensato ad altro, ho rivolto la mia mente altrove, ed ho pensato a te.
Tutto ciò che mi rimane è una labile voglia sulla schiena mamma, vorrei avere altro di tuo, una collana, una spilla, persino un nastro.
Mi manchi,

Lauren

8 Febbraio d.Y.

Cara mamma, 
non può essere vero. Non deve essere vero. La mente mi sta giocando dei brutti scherzi. La brughiera, il fuoco, gli uomini incappucciati e mascherati, la bambina ed il cervo, la sacerdotessa, il fuoco, il sangue, la paura, l'uomo e la locanda. Di sicuro è stato tutto frutto della mia mente. Sarei dovuta arrivare alla locanda e parlare con Anne, chiedendole varie cose. Mi sono persa. Ed ho trovato loro. 
Non so cosa pensare. Sono troppo confusa.
A presto, 
Lauren

1 Febbraio 46 d.Y.

Cara mamma,
Il tempo passa così in fretta, che sembra sfuggire dalle mie mani come nuvole di fumo. Sono già da un mese a Laddington e l'unica cosa positiva che sento di volerti raccontare sono la gioia che mi danno quelle pesti del Convento. Sorella Alice mi aveva avvertito di stare attenta con loro, ma loro si sono presi il mio cuore, la mia mente e la mia felicità. Per quanto abbiano perso qualsiasi cosa, sono gioiosi e in grado di donare gioia e amore persino a me, madre. Sopratutto Emma e Harriett. Non so come siano diventate 'le mie preferite', anche se sento che non debba essere così, ognuno di quei bambini, lì dentro, è speciale a modo suo e mi accettano, mi lasciano giocare con loro, anche solo con dei pezzi di stoffa avanzati al Club Punto Croce e dei nastri. Ieri sera sono stata alla funzione serale, attenta sempre che i bambini stessero al loro posto, aiutando Sorella Alice. Qui il grande freddo ha devastato Laddington, decine e decine di persone sono morte a causa del freddo. Ma non solo questo sembra dilaniare i cittadini: il Diavolo in persona l'altra sera si è presentato alle porte della Cattedrale. Devo iniziare a temere per la mia vita madre?
Sembra che qualsiasi cosa accada sia legata a me, come un doppio filo. Mi chiedo se non sia meglio andarmene, cambiare nuovamente città prima che mi assorba del tutto. Ma poi ripenso a quei bambini, che non hanno nessuno se non i buoni procastici di Laddington e me. Non so quanto io possa essere una buona procastica, sembra che Mr Thackery si diverta a farmelo notare, a cercare di trovare qualcosa che non vada nel modo in cui mi comporto. Mi scrutava, come a cercare qualche difetto, mentre accompagnavo Emma, Harriett e Timothy lungo le navate per le offerte, chiedendo persino a quest'ultimo se mi comportassi bene.
Forse cerca solo il mio ennesimo passo falso per sbattermi nuovamente in prigione, preda ai suoi istinti come fossi carne da macello. Forse sono solo io che cerco di vedere questo in lui per evitare qualsiasi pensiero ed emozione diversa dall'odio, madre.
Lui e Mrs White ieri sera erano strani. Non saprei affermare in che modo, ma la signora sembrava troppo sulle sue, per una persona 'per bene' come lei, un'assidua frequentatrice del Club, non in cerca del fatto più recente da raccontare in giro. Non so se sia il caso di capirne qualcosa. L'unica cosa positiva penso sia Mr Cullen. Forse non appieno della sua salute, ma comunque un uomo di tutto rispetto. Non ho nemmeno avuto modo di parlarvi.
Da tempo non sento Anne, forse si è anche dimenticata di me. O forse dovrei solo mandarle una missiva.
Che Yeshua mi aiuti.
Tua,
Lauren

5 Gennaio 46 d.Y.

Cara mamma,
questa città sembra non voler dar scampo ad una forestiera come me, come se fosse colpa mia il male che c'è nel mondo. Oh Yeshua, mi chiedo come facciano gli altri a non capire quanto male può nascondersi in un uomo. Come se le donne fossero la causa del peccato! Ero lì, nuda su di una lastra di ferro ad aspettare che la mia reclusione si concludesse, ad aspettare che il tempo mi inghiottisse senza far caso a quello che succedeva, quando è apparso lui, con un secchio di acqua ghiacciata ed una coperta. Pensavo fosse venuto ad aiutarmi, pensavo fosse carico di buone intenzioni, invece tutto il contrario! Penso non dimenticherò presto le sue mani sul mio corpo, il modo in cui la sua virilità sembrava volersi impossessare di me. Oh, come ne ero spaventata, madre mia. I ricordi di quello che ho passato a Wolverhampton sembrano lontani e futili rispetto a ciò che mi aspettava quando Mr Thackery è entrato come una furia. Che sia colpa mia madre? Che sia colpa del mio essere donna in un mondo di uomini?
Ho passato la mattinata circondata dalle sorelle del convento di Laddington, i giardini avevano proprio bisogno di una ripulita dalle erbacce e dalle ragnatele che sembravano ricoprire ogni singolo centimetro di terra. Quelle donne hanno bisogno di vedere una faccia amica. Una volta finito il mese per la mia 'riabilitazione' continuerò a fargli loro visita, anche solo per preparagli un po' di thé, come mi ha insegnato Mr Carl al club del punto croce.
E' un piccolo edificio pieno di 'persone per bene', praticamente le persone più importanti della città. Mr Thackery, ieri sera, mi ha presentato a Mrs White. E' una donna che sta sulle sue, pettegola tanto quanto il resto delle 'donne per bene' che occupano la sala. Mi ha gentilmente ricordato quanto ormai io sia vicino all'essere 'zitella'. Odio quella parola.
Ho le mani rovinate dal freddo e dall'acqua che uso per pulire, troppo fredda. In alcuni punti le nocche sono addirittura spaccate, e la pelle tira, eccome se tira. Penso che chiederò a Miss Lucy un unguento per far passare il dolore. Se solo ne capissi qualcosa di piante e fiori, forse sarei come lei.
Penso che per il prossimo mese sarà difficile trovare il tempo e la forza per continuare a scriverti. Sono al corrente di quanto questo può sembrare stupido, però spero che tu mi ascolta, dovunque tu sia, e magari mi dia una mano. Anche a quella zitella di tua figlia serve un aiuto.
Domani mi aspetta una lunga giornata, ad iniziare dalle sorelle. Spero di riuscire a vedere gli orfani, forse la loro compagnia migliorerà il mio umore di questi giorni, troppo tristi, troppo incasinati.
Con affetto, tua
Lauren

3 Gennaio 46 d.Y.

Cara mamma,
Sembrano passati secoli dall'ultima volta che ti ho visto. Non sai quanto questo mi fa male, e mi fa sempre più male il fatto che io ti somigli sempre di più. Ho iniziato ad odiare il mio riflesso. Non è un male, giusto?
Qui tutti sembrano avere una loro strada e un loro obiettivo: prendi Anne, la locandiera del pub irlandese, sposata e proprietaria di una locanda insieme al marito, forse ha anche dei figli; oppure la ragazza che ho incontrato ieri al Dream Theatre - che è sulla stessa piazza del Messiah - attrice di talento e colei che si occupa della parte più importante di ogni rappresentazione teatrale: il dramma. Quanto vorrei essere al suo posto, mamma. La gente che ti guarda rapita, che non perde un tuo movimento o una tua parola... forse sogno troppo.
La guerra sembra voler arrivare anche qui, se non altro già abbiamo dei rifugiati, il Messiah ne è pieno. Cerco di tenere le poche cose che ho in posti nascosti, ma i soldi stanno finendo, e finiti i soldi non avrò di che mangiare. Non so dove chiedere per trovare un lavoro. Al teatro sarebbe ideale, ma adesso mi serve qualcosa di concreto, al teatro dovrò pensare poi.
Forse potrei chiedere ad Anne, mandarle una missiva per vedere che ne pensa.
Ti farò sapere, con affetto,

Lauren